mercoledì 21 settembre 2011

Curiosità...


Il gruppo consiliare del POPOLO DELLE LIBERTA’ pare non voglia farsi rappresentare dal simbolo che ha contraddistinto il loro partito alle ultime elezioni amministrative. Infatti nessuno dei componenti del gruppo lo usa in forma integrale o non lo usa proprio.

Il simbolo originale apparso su tutti i manifesti durate il periodo elettorale e presentato agli uffici competenti è cosi composto: “sfondo azzurro con la scritta IL POPOLO DELLE LIBERTA’ con una fascia tricolore che separa nella parte inferiore la scritta BERLUSCONI PER ANTONIONE".

Il consigliere nonchè cavaliere Bucci nei documenti che presenta in consiglio comunale usa un simbolo modificato, all’interno del quale scompare la scritta PER ANTONIONE che viene invece sostituita dalla parola PRESIDENTE riferita al sovrastante BERLUSCONI.

Mentre il simbolo del consigliere Rovis, presente in tutti suoi documenti (mozioni, interrogazioni, etc...) riprende soltanto il nome del partito con sotto la fascia tricolore, omettendo sia BERLUSCONI che ANTONIONE.

Si potrebbe pensare che Bucci voglia dissociarsi da Antonione mentre Rovis da tutti e due. Di questi tempi tutto può accadere. Per rappresentare lo strano atteggiamento di questi due noti
consiglieri comunali credo si possa fare riferimento a due metafore: "un pollo senza penne è comunque sempre un pollo" e "mescola pure le uova ma la chioccia è sempre quella". A volte mimetizzarsi e cercare di confondersi (e confondere) serve davvero a poco.


Roberto Decarli,
consigliere comunale per la lista "Trieste Cambia"

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