sabato 14 luglio 2012

Nota stampa


E' dimostrato: i problemi occupazionali e ambientali della Ferriera di Servola alla Regione non interessano, "bel colpo Presidente Tondo"

 Dopo aver atteso invano che la Regione desse seguito agli incontri fissati dal Cronoprogramma allegato al Protocollo che, su impulso del Comune di Trieste, fissava tempi e temi da affrontare per tentare di risolvere l'annoso problema della Ferriera e che ha avuto come primo sottoscrittore il 14 marzo del c.a  la stessa Regione FVG, le organizzazione sindacali hanno deciso di affidarsi al Prefetto di Trieste anche per poter interpretare correttamente le intenzioni della SERTUBI dopo alcune dichiarazioni dell'Amm. Delegato il Dott. Montesi e come queste sono state recepite dalla Lucchini/Ferriera di Servola. 

La cosa è anche molto grave se teniamo conto che il Presidente Tondo (quello osannato nei manifesti dal famoso GIULIO Camber...credo il senatore ?), nonostante fosse stato invitato il 20/1 e successivamente il 2/2  di quest'anno nel consiglio comunale di Trieste capoluogo della Regione FVG (per capire come intendeva muoversi la Regione in merito ai problemi della Ferriera), dopo una prima richiesta di rinvio e dopo che il Consiglio aveva  proposto un'altra data, è calato in un silenzio totale.
Questo dà la misura dell'interesse e dell'attenzione che la Regione ha nei confronti del suo capoluogo.
..."bel colpo Presidente Tondo" !


Roberto Decarli
Cons. comunale Lista Civica "Trieste Cambia"



giovedì 14 giugno 2012

Nota stampa


Interventi concreti e sviluppo, la politica è soprattutto questo.

In questi ultimi tempi la politica e coloro che la svolgono a tutti i livelli sono bistrattati, spesso anche a ragione; qualche volta però, per onestà intellettuale è necessario invertire la tendenza e rivalutare il ruolo e il lavoro di queste persone.
Per questo è doveroso sottolineare il fatto che a prescindere dalla casacca indossata e la squadra di appartenenza, i nostri parlamentari triestini Rosato, Antonione e Menia, cogliendo le legittime istanze della città rappresentate dal Sindaco Cosolini e dal consiglio comunale, hanno presentato in Parlamento un documento di grande interesse per il futuro del nostro territorio.
La risoluzione presentata ha come cardine il Punto Franco all'interno del Porto Vecchio e, pur  rimarcando nella risoluzione l'esigenza di mantenere la particolare unicità fiscale e amministrativa, si richiede una ridefinizione di queste aree da parte del governo italiano attraverso il possibile spostamento in zone operativamente più favorevoli, sia dal punto di vista infrastrutturale che economico.
Sulla Ferriera l'On. Rosato ha presentato un'interrogazione relativa al Protocollo sottoscritto in Regione il 14 marzo del c.a e che ad oggi pare non abbia prodotto ancora niente, chiedendo anche un coinvolgimento concreto e urgente del Governo.

Temi di grande importanza che hanno trovato finalmente la condivisione dei nostri Parlamentari...certo manca all'appello qualcuno, ma è un fatto che va comunque evidenziato e sostenuto congiuntamente alla gratitudine e all'auspicio di continuare su questa strada.
Non sempre potremmo essere concordi, la nostra storia e il credo politico potranno dividerci ma lo sviluppo della città e il futuro per le giovani generazioni sono temi sui quali dobbiamo trovare una linea comune e ciò che è avvenuto è un segnale di buon auspicio.


Roberto Decarli
Cons. comunale Lista Civica "Trieste Cambia"

Patrick Karlsen
Cons. comunale Lista Civica "Cittadini per Trieste"

venerdì 25 maggio 2012

Nota stampa


Nota stampa dei consiglieri Decarli, Karlsen, Cetin

Si sta modificando il mondo tutto sta cambiando mentre il Porto Vecchio di Trieste nel 2012 purtroppo NON può altro che esibire la sua condizione di monumento simbolo dell'immobilità. Noi crediamo invece è arrivato il tempo di scuotere questo monolito e che ci vuole la mobilitazione della nostra comunità per ridare il giusto valore e ruolo ad una importante parte della città, perchè il Porto Vecchio è parte della città e il Consiglio di Stato lo ha sancito finalmente.
Dopodichè va continuato il percorso di valorizzazione di quest'area  di notevoli dimensioni che se ben amministrata e sfuttata in tutte le sue unicità e potenzialità creerà lo sviluppo necessario a alla nosta città con lo spostamento dei Punti Franchi (sdemanializzazione). Per troppi anni il Porto Vecchio ha avuto le ali tarpate, è ora di prendere il volo. Con questo spirito abbiamo presentato la mozione grazie alla quale vedremo chi, in Consiglio Comunale, è per continuare con l'immobilismo o per lo sviluppo.

Roberto Decarli
Patrick Karlsen
Cesare Cetin

Gruppo Consiliare Lista Civica Trieste Cambia
Gruppo Consiliare Libertà Civica - Cittadini per Trieste
Gruppo Consiliare Italia dei Valori

MOZIONE URGENTE




Utilizzo delle aree del Porto Vecchio


Il Consiglio comunale di Trieste

PREMESSO che l’area del Porto Vecchio di Trieste, pur rappresentando un importante potenziale di sviluppo per la città, da troppi anni è rimasta e rimane ancora solo argomento di contrapposizione e dispute sul suo possibile utilizzo;

RILEVATO che la riesumata recente volontà di alcuni rappresentanti al vertice di Enti e categorie economiche di far risuscitare l’area del Porto Vecchio come Punto Franco non fa altro che frenare e ancor peggio bloccare tutte le numerose iniziative e progetti atti alla sua realistica e contemporanea valorizzazione e rigenerazione urbanistica;

RICORDATO che la deroga al vincolo del Punto franco, richiesta e ottenuta dal Ministero competente a partire dall’esposizione della “Biennale diffusa” deliberata dalla precedente Amministrazione comunale e sostenuta dall’Autorità portuale, in scadenza nel dicembre 2012 ha rappresentato per la cittadinanza un nuovo modo di concepire e di vivere l’area del Porto vecchio come una parte rilevante del territorio cittadino da valorizzare e come una grande risorsa per il rilancio dello sviluppo di Trieste;

SOTTOLINEATO che per raggiungere l’auspicabile obiettivo dell’applicazione del Piano regolatore portuale (approvata l’Intesa con il Comune di Trieste D.C 26/ 27 aprile 2009, approvato in Comitato Portuale il 19 maggio 2009 votato dal Consiglio Superiore LL.PP  il 21 maggio 2010), grazie al quale la città potrebbe riappropriarsi definitivamente della zona rimasta per troppo tempo anche simbolicamente chiusa, la sdemanializzazione appare sempre più come una misura assolutamente necessaria;

PRESO ATTO della definitiva recente sentenza (15/5/2012) emanata dal Consiglio di Stato il quale inequivocabilmente definisce che il Porto vecchio non può a nessun titolo essere riconosciuto in regime di extra-territorialità ma anzi stabilisce che al suo interno vige “l’ordinario potere di pianificazione del territorio, tipico di ogni potere civile”;



Impegna il Sindaco e la Giunta


A convocare nel più breve tempo possibile un tavolo con Autorità portuale, Provincia di Trieste e Regione FVG al fine di individuare le possibili (e più utili in termini economico e commerciale) destinazioni alternative del Punto franco attualmente in vigore in Porto vecchio;


Dopo che il tavolo di cui sopra giungerà a soluzioni condivise, a sollecitare l’Autorità Portuale affinché  individui la procedura corretta da adottare per inoltrare immediatamente  la domanda di dismissione delle aree di  Punto Franco  all’interno del Porto Vecchio non più utilizzate o utilmente fruibili  ovvero per trasferirle in altre zone attualmente più coerenti allo scopo e vantaggiose economicamente, contemporaneamente richiedere la relativa sdemanializzazione dell’area del Porto Vecchio, coinvolgendo nell’opera di vigilanza e sollecito i nostri rappresentanti (triestini) in Parlamento.


Roberto Decarli
Patrick Karlsen
Cesare Cetin


Gruppo Consiliare Lista Civica Trieste Cambia
Gruppo Consiliare Libertà Civica - Cittadini per Trieste
Gruppo Consiliare Italia dei Valori

giovedì 10 maggio 2012

Rigassificatore



Nota stampa del consigliere comunale Roberto Decarli

Non si poteva rimanere silenziosi dopo le dichiarazioni del Presidente della Regione R.Tondo, dichiarazioni rese pubbliche durante l'Assemblea di Confindustria a Udine, che appaiono come una sfida alla nostra città e ai numerosi negativi pareri che il consiglio comunale ha espresso dal 2006 al 2012 in merito alla realizzazione del rigassificatore in zona industriale a Zaule.

Era immediatamente necessaria una risposta di carattere politico e possibilmente trasversale. Così è stato. La mozione che ho inviato alla conferenza capigruppo di ieri ha ricevuto l'approvazione di quasi tutti i consiglieri ad eccezione dei consiglieri del PdL e l'astensione del FLI.

Non ho voluto apporre per primo la firma per non appropriarmi o sfruttare un argomento che è della città e non può essere ascritto a nessun gruppo politico. La mozione rappresenta la rinnovata espressione del consiglio comunale sul tema del rigassificatore ed è indirizzata al Presidente della Regione R.Tondo attraverso il Sindaco e il presidente del consiglio comunale di Trieste.


Roberto Decarli,
consigliere comunale per la lista "Trieste Cambia"

MOZIONE URGENTE



RIGASSIFICATORE


PRESO ATTO delle recenti dichiarazioni del Presidente Tondo il quale a Udine durante l’Assemblea di Confindustria ha annunciato con tono perentorio di voler prendersi le responsabilità e di voler realizzare il rigassificatore a terra (zona industriale di Zaule a Trieste) anche a costo di perdere consenso, ovvero di porsi contro la reiterata volontà espressa dal Consiglio Comunale di Trieste, capoluogo della Regione FVG

TENUTO CONTO che andando cronologicamente a ritroso il Consiglio Comunale di Trieste si era già espresso sfavorevolmente durante l’analisi e la discussione sul documento di VIA (delibere 68/2006 e 2/2007) e che tale parere veniva nuovamente confermato nella delibera Progetto Definitivo del Terminale di Rigassificazione (Progetto di Variante Urbanistica e Portuale, proponente GAS NATURAL Rigassificazione Italia S.p.A) 

che in aggiunta ai consueti documenti consiliari amministrativi sono state presentate mozioni votate a maggioranza da diversi gruppi politici presenti in consiglio comunale dal 2006 ad oggi 

che il parere negativo alla realizzazione di questo impianto è evidenziato da alcuni significativi elementi (sicurezza, operatività della navigazione portuale, tutela dell’ambiente marino, urbanistica/pianificazione), a questo si aggiunge che non rientra tra gli obiettivi del progetto di sviluppo per Trieste considerare parte del suo territorio quale area da adibire a polo energetico (petrolio, gas)



In ragione di quanto sopra esposto


Si impegna il Sindaco e la Giunta coerentemente con la posizione già espressa nelle delibere consiliari a:

1) rinnovare al Presidente della Regione FVG la determinata decisione del Consiglio Comunale di Trieste sul Progetto di realizzazione del Terminale di Rigassificazione nella Zona Industriale di Zaule a Trieste.


2) invitare lo stesso Presidente della Regione FVG in consiglio comunale o in altra e più capiente sala in modo che ci si possa confrontare pubblicamente e che lo stesso Presidente Tondo, come già anticipato a Udine, possa esporre i vantaggi che arriverebbero a Trieste con la realizzazione del rigassificatore (per contro potremmo esporre il nostro rinnovato parere negativo anche attraverso il supporto di valenti tecnici con specifica esperienza nel settore).

Nel caso non ci sia un positivo riscontro dai punti 1 e 2 e la Regione FVG intenda proseguire l’iter alla realizzazione dell’impianto di rigassificazione si propone di concordare se necessario anche con gli altri comuni che hanno espresso parere negativo alla realizzazione dell’impianto citato la possibilità di usare lo strumento più democratico della partecipazione popolare.


Roberto Decarli,
consigliere comunale per la lista "Trieste Cambia"




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VERBALE DELLA VOTAZIONE



Consiglio Comunale del 07/05/2012
Votazione n. 43.000 alle ore 23.11
Atto: Rigassificatore
Votazione: PALESE
Presenti alla votazione 34
Votanti 29 (favorevoli 28, contrari 0, astenuti 1)
Non votanti 5

FAVOREVOLI
Andolina, Bandelli, Barbo, Bassi, Beltrame, Carmi, Cogliati Dezza, Coloni, Cosolini, De Gioia, Decarli, Ferrara, Furlanic, Gerin, Grilli, Karlsen, Lepore, Menis, Mozzi, Muzzi, Patuanelli, Petrossi, Ravalico, Reali, Rosolen, Sossi, Svab, Toncelli

CONTRARI
-

ASTENUTI
Lobianco

NON VOTANTI
Bertoli, Bucci, Camber, Declich, Giacomelli
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lunedì 7 maggio 2012

L'amabile Assessore Savino sul Protocollo d' Intesa per il futuro della Ferriera...


Nota stampa dei  consiglieri comunali Roberto Decarli e Patrick Karlsen

La risposta dell'amabile Assessore Savino alle giuste sollecitazioni che ieri in conferenza stampa abbiamo fatto io e il consigliere Karlsen alla Regione FVG e in particolare al Presidente Tondo confermano che fino a venerdì 4 maggio la Regione non ha fatto niente dimenticando gli altri appuntamenti previsti nel Protocollo sul futuro della Ferriera. Questa la dice lunga sull' impegno con il quale la Regione affronta gli antichiproblemi di Trieste.

"Proprio oggi (4 maggio) abbiamo firmato in giunta l'atto con il quale si procederà alla scelta del personale per l'Ufficio Speciale previsto dal Protocollo d'Intesa" dichiara la Savino. Grazie Assessore Savino, con la sua proverbiale genuinità e schiettezza ha confermato ciò che sapevamo già e che abbiamo più volte denunciato.


Roberto Decarli
Patrick Karlsen


Gruppo Consiliare Lista Civica Trieste Cambia
Gruppo Consiliare Libertà Civica - Cittadini per Trieste


Conferenza Stampa: FERRIERA, cosa sta succedendo in regione ?



Luglio 2011. A un mese circa dall’insediamento della nuova amministrazione, il Consiglio Comunale aveva votato una mozione per avviare e riprendere in mano l’annoso problema della Ferriera (continuità produttiva, riconversione, riallocazione del personale, rilancio imprenditoriale del sito, tutela della sicurezza della salute e dell’ambiente ).

Grazie alla presa in carico del problema da parte del Sindaco, motore della discussione affinché si procedesse sino alla firma del Protocollo d’Intesa il 14 marzo di quest’anno, la Regione FVG, coinvolta come primo Ente, si è assunta l’onere di tenere le fila degli impegni del Protocollo d’Intesa e, assieme agli altri enti, ha sottoscritto e firmato il documento all’interno del quale è fissato il cronoprogramma del Piano di Lavoro e numerosi ed altri impegni, quali la costituzione di un ufficio speciale per coordinare il lavoro del tavolo tecnico politico (che dovrebbe avere lo scopo di analizzare la situazione, elaborare gli obiettivi e predisporre un piano d’azione tutto questo per arrivare al traguardo fine marzo 2013)
Il tempo a disposizione per tentare di dare avvio alla riconversione dello stabilimento e dell’intera area della Ferriera si sta riducendo, il 2015 è molto vicino e la parola d’ordine dovrebbe essere “non si deve perdere tempo".
Oggi siamo qui appunto per sollecitare la Regione FVG a portare avanti il programma che si è impegnata a seguire attraverso il cronoprogramma.

I lavoratori, la stessa città, noi tutti vorremmo sapere cosa è stato fatto fino ad oggi.
Erano programmati 4 appuntamenti:

29 marzo - analisi tecniche giuridiche
19 aprile - elaborazione sintesi
26 aprile - presentazione del tavolo tecnico
3 maggio - presentazione del tavolo politico

...qual è il risultato ? nessuno

Credo che chi guida questi tavoli (la Segreteria Tecnica e la Regione FVG) DEVE  DIRE QUALCOSA. La Segreteria Tecnica è operativa ? L’Ufficio Speciale per coordinare il tavolo tecnico e politico sta lavorando ?

E' necessario capire se la banche che hanno sostituito il Gruppo Lucchini e che hanno deciso di continuare l’attività iderurgica possono andare avanti in questo modo, lesinando quotidianamente le spese sulla sicurezza sulle manutenzioni, sul personale e su tutto ciò che include la complessità di gestione di questa fabbrica.
Il tavolo regionale deve chiedere alle banche un Piano Triennale di manutenzione di interventi e garanzie sulla sicurezza  e sull’ambiente. Anche questo è un tema che deve essere affrontato oggi, non domani.

Come Comune abbiamo fatto la nostra parte, la stiamo facendo e continueremo a farla ma da soli è impossibile.

Perciò la conferenza stampa di oggi ha come obiettivo quello di spingere la Regione a darsi una mossa, velocizzare gli incontri, rendere operative e dinamiche sia la Segreteria che l’Ufficio Speciale, prendere contatti con il governo nazionale o eventualmente intensificarli da subito.

Parliamo di Ferriera ma è chiaro che includiamo anche la Sertubi. L’annuncio dei 22 esuberi non può essere separato dal tema principale e a questo associamo il problema dell’indotto (servizi, officine, forniture), che significa occupazione ed economia.

Se tutto questo non verrà fatto subito è logico pensare che il Presidente Tondo e gli Assessori che stanno seguendo questa antica vicenda vogliono ritardare intenzionalmente tutto il percorso dato che il tema è particolarmente difficile in modo di far passare le elezioni regionali del prossimo anno.

Anche perché Tondo nel 2008 a poche ore dalla sua investitura a presidente dichiarava:
“la fabbrica va chiusa...nessun lavoratore resterà a casa, ho già un’idea precisa su come sistemarli, HO UNA SOLUZIONE PRONTA".Siamo nel maggio 2012 quindi mi pare legittimo avere delle riserve circa l’impegno e le promesse della Regione e del suo Presidente.

Chiediamo al Presidente Tondo e agli assessori regionali triestini che seguono la vicenda Ferriera di dedicare la stessa attenzione e lo stesso impegno politico-finanziario seguito per la Caffaro di Torviscosa, solo questo e sarebbe già tanto.

Se invece la soluzione è il rigassificatore, allora credo che il Presidente Tondo sta continuando a prendere in giro la nostra città e i lavoratori. Ma non pensi che rimarremo in silenzio.


Roberto Decarli,
consigliere comunale per la lista "Trieste Cambia"


domenica 1 aprile 2012

MOZIONE URGENTE

Legge 300/70 - art. 18


PREMESSO che nei Principi Fondamentali della nostra Costituzione il primo capoverso dell’art. 1 cita in modo inequivocabile che "l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro"

che ispirandosi a quest’articolo la Costituzione di fatto è entrata nei luoghi di lavoro attraverso la Legge 300 del 1970 comunemente definita Statuto dei Lavoratori , la quale stabilisce all’interno del complesso dei suoi 41 articoli: il rispetto della dignità dei cittadini lavoratori, il diritto a non essere discriminato a causa delle opinioni politiche, religiose sindacali ed infine il diritto a lavorare in sicurezza

In ragione dei diritti sopra citati, conseguentemente era ed è tutt’ora necessario una norma che proibisca il licenziamento senza giusta causa o ingiustificato motivo ed è perciò che l’articolo 18 della Legge 300 attua se necessario questa tutela attraverso il diritto al reintegro sul luogo di lavoro del lavoratore se ingiustamente licenziato

CONSIDERATO che l’attuale Presidente del Consiglio prof. Monti coadiuvato dal Ministro del Lavoro dott.ssa Fornero mette al centro della riforma del mercato del lavoro l’esigenza di una sostanziale modifica dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, affermando che agendo su questa parte della Legge tutto ciò favorirà gli investimenti stranieri in ITALIA e faciliterà nuove assunzioni

TENUTO CONTO che è irrealistico e ragionevolmente non ricevibile il fatto che proporre l’assenza o la riduzione dei diritti possa favorire l’occupazione

PRESO ATTO che tali affermazioni non trovano conferma neanche dai settori imprenditoriali di CONFINDUSTRIA


Considerato quanto sopra esposto


Il Consiglio Comunale di Trieste, massimo organo amministrativo e politico della città, invita il Sindaco a trasmettere al Presidente del Consiglio prof. Monti e al Ministro del Lavoro dott.ssa Fornero la netta contrarietà all’annunciata ipotesi di modifica dell’articolo 18 della Legge 300/70 giacchè se attuata tale volontà inciderebbe non solo sui contenuti e le finalità dello Statuto dei Lavoratori, ma su quanto questa difende il valore preminente della persona.


Roberto Decarli,
consigliere comunale per la lista "Trieste Cambia"

RICHIESTA DI CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE PER UN'AUDIZIONE DEL PRESIDENTE DELL' AUTORITA' PORTUALE DI TRIESTE DOTT.SSA M.MONASSI


Trieste, 5 marzo 2012
(Convocazione avvenuta il 26 marzo 2012)


Al Presidente del Consiglio comunale
Dott. Iztok Furlanic


Egregio Presidente,

crediamo che in momenti come questi caratterizzati da stagnazione economica ed occupazionale, è necessario proporre idee e progetti di sviluppo per contrastare l’attuale tendenza ed essere pronti al momento della ripresa o anticiparla se possibile;

E’ indispensabile poi che tali progetti siano condivisi con gli Enti superiori, le categorie economiche e le parti sociali: la condivisione è l’elemento primo per riuscire a produrre risultati e quindi benefici per la comunità, cosa che a Trieste, per tutta una serie di circostanze note e meno note, in questi ultimi anni non si è potuto realizzare.
Ci sono rilevanti situazioni antiche e recenti che rappresentano criticità non risolte ma che allo stesso tempo costituiscono la potenzialità economica della città; sembra, cautamente, che le cose si stiano evolvendo in questo senso, grazie al significativo contributo dell’attuale amministrazione comunale e degli altri Enti competenti.
Cito a tal proposito:

Ferriera: sulla vicenda, le banche hanno sbloccato i finanziamenti ci sono buone prospettive per arrivare al 2015 con uno stabilimento attento alla sicurezza dei lavoratori ed all’ambiente e con gli impianti seguiti più attentamente dal punto di vista manutentivo. Intanto si sta elaborando un accordo di programma che dovrebbe permettere di superare il 2015 senza penalizzanti crisi occupazionali. Dell’argomento Ferriera sappiamo tutto o quasi tutto grazie ai numerosi incontri sia in Commissione che in Consiglio con i manager della Lucchini e le rappresentanze sindacali

Ezit: un paio di mesi fa vi è stato un incontro in Consiglio comunale, ove il Presidente dell’EZIT Bruni ci ha relazionato quasi con sconforto l’incancrenita situazione delle bonifiche nonostante ci fosse stata un’attenta e chiara volontà dell’Ente di chiudere quest’assurda vicenda. È di alcuni giorni fa la notizia che il Ministro Clini, dopo aver anticipato in Consiglio comunale il suo pensiero su questa intricata storia , sabato 3 marzo ha confermato in modo determinato la sua volontà e quella del Governo di concludere entro il 31 gennaio 2013 tutte le problematiche relative al riassetto ambientale dell’area .

Per quanto riguarda il Porto invece "collegamenti ferroviari – infrastrutture": questo settore era e continua ad essere uno degli elementi chiave dell’economia cittadina ma non solo. Le mutate circostanze internazionali vedono oggi la città di Trieste non più emarginata dal punto di vista geopolitico ma al centro della nuova Europa; dobbiamo perciò ridare al Porto il ruolo che le spetta, facendo evidenziare le sue indubbie potenzialità e capacità operative.

Proprio tenuto conto delle notizie apparse sui giornali a seguito della visita dell’Amministratore delegato delle Ferrovie Moretti e di altre problematicità relative alle responsabilità e competenze dell’Autorità Portuale, riteniamo della massima importanza un’audizione della Presidente dell’Autorità Portuale in Consiglio Comunale (l’ultimo incontro l’abbiamo avuto con il precedente Presidente Boniciolli)

Ci sono diversi argomenti sui quali sarebbe utile e interessante sapere dall’A.P come intende operare e quali azioni intende intraprendere a beneficio del Porto e quindi per l’intera economia cittadina. La vicenda che contrappone A.P e Sertubi in merito al progetto della strada che dovrebbe varcare l’area di questo stabilimento ci preoccupa molto. Ci preoccupa molto il fatto che la Jindal Saw Italia S.p.A, attuale gestore dello stabilimento, che ora si propone di investire per poter produrre autonomamente ghisa liquida in alternativa alla Ferriera, possa poi ripensare ai suoi progetti, che coinvolgono otre 200 lavoratori ed è l’unico produttore italiano di tubi in ghisa sferoidale. Ma vorremmo anche che l’occasione potesse fare più chiarezza sui rapporti in essere tra i vertici societari di Trieste Terminal Passeggeri in previsione delle imminenti scadenze imposte dall’apertura delle stagioni crocieristiche del 2012 e del 2013.

Ci permettiamo pertanto, signor Presidente, di portare alla Sua attenzione alcuni argomenti che dovrebbero essere affrontati dall’Autorità Portuale nella persona del Presidente dott.ssa Monassi durante l’incontro in Consiglio comunale da svolgersi in tempi brevi:
  • Piano Regolatore del Porto
  • Piattafoma logistica: progetti e finanziamenti
  • Progetto Superporto Unicredit
  • Terminal Ro Ro / Terminal Traghetti: definizioni del sito
  • Terminal crociere - Stazione marittima – Trieste Terminal Passeggeri programmi per il 2013
  • Sertubi, strada di collegamento Molo VII, Scalo Legnami - interferenze
  • Collegamenti ferroviari nuovi tracciati


Rimanendo in attesa della data della convocazione, La salutiamo cordialmente.

Decarli - Karlsen - Cetin


Gruppo Consiliare Lista Civica Trieste Cambia
Gruppo Consiliare Libertà Civica - Cittadini per Trieste
Gruppo Consiliare Italia dei Valori

sabato 4 febbraio 2012

LETTERA AL SINDACO COSOLINI

Oggetto: Incontro del Sindaco di Trieste con l’Ad di Trenitalia


Egregio Signor Sindaco,
sappiamo che Lei è in procinto di incontrare l’Amministratore delegato di Trenitalia, dott. Mauro Moretti, per confrontarsi sui diversi problemi relativi al trasporto ferroviario e più in generale ai collegamenti infrastrutturali della città.

Oltre alle tematiche che saranno strettamente oggetto del colloquio, vorremmo segnalarLe alcune questioni incombenti e irrisolte che a nostro giudizio dovrebbero ricevere trattazione in quella sede:

Per prima cosa, Le ricordiamo che la Conferenza dei Capigruppo del Consiglio comunale di Trieste ha manifestato presso i vertici locali di Trenitalia la propria viva preoccupazione in merito alla mancata e ritardata corresponsione dei pagamenti ai lavoratori delle Cooperative incaricate della pulizia dei vagoni; a questo proposito è avvenuto nel settembre scorso un incontro con la stessa Direzione locale cui hanno fatto seguito alcune rassicurazioni che tuttavia non hanno avuto riscontri positivi.

Vi è poi la situazione di emergenza in cui versa da tempo il cosiddetto Museo ferroviario della Stazione di Campo Marzio, che nonostante la dedizione di molti volontari, la quantità e il pregio storico del patrimonio ivi conservato, rischia seriamente la chiusura qualora l’intenzione di aumentare il canone di locazione da parte di Trenitalia risultasse confermata. Va rilevato che a sostegno dell’attività del Museo ferroviario si schiera un’ampia parte della cittadinanza triestina nonché il Comitato dei pendolari della Regione Friuli Venezia Giulia.

Infine Le chiediamo di esprimere il nostro dissenso e di sensibilizzare l’Ad di Trenitalia in merito alla rimozione delle panchine nella Stazione Centrale di Trieste, di cui chiediamo la sollecita ricollocazione anche tenendo conto delle condizioni meteo particolarmente critiche in questo periodo dell’anno.

La ringraziamo per l’attenzione e La salutiamo cordialmente.


Roberto DECARLI (Trieste Cambia)
Patrick KARLSEN (Libertà Civica Cittadini)

giovedì 26 gennaio 2012

LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA REGIONE


Oggetto: Situazione della Ferriera di Servola - Azioni a sostegno dei lavoratori e dell'economia


Durante l'incontro che abbiamo avuto lunedì 16 alle ore 18.00 con una folta delegazione di lavoratori della Ferriera e Sertubi, guidati dai loro rappresentanti sindacali, è stata rappresentata la drammatica situazione in cui si sta dibattendo lo stabilimento e conseguentemente l'incerto futuro dei lavoratori e di quanti sono impiegati nell'indotto.
Quanto descrittoci è confermato anche da alcuni elementi in nostro possesso. ll parco minerali è al di sotto del limite minimo fisiologico per garantire una produzione a medio periodo dell’AF03.

Si prende atto del contenzioso in essere tra Ia Ferriera ad Elettra riguardante la fornitura del gas siderurgico, come previsto dagli accordi stipulati negli anni passati, rispondenti alle norme del CIP 6 in scadenza nel 2015.
Ne consegue l'insostenibilità economica di tutto il ciclo produttivo siderurgico, ad iniziare dai necessari ma mancati interventi manutentivi sugli impianti, finalizzati alla riduzione al contenimento e all'abbattimento dei fumi e polveri che molto spèsso vèngono segnalati non solo dai lavoratori ma da tutta la popolazione residente nel circostante territorio.

Ancora: la situazione finanziaria del gruppo Lucchini è in una fase a dir poco drammatica e cio riduce le speranze che ci sia una volontà imprenditoriale di proseguire l’attività produttiva dello stabilimento.

La Sertubi, utilizzatore ed ottimizzatore della ghisa prodotta dalla Ferriera, sta pagando e purtroppo pagherà le conseguenze di questa difficile situazione.

Infatti come per la Ferriera anche per Sertubi la fornitura della ghisa liquida a temperatura di lavorazione, rende economicamente sostenibile la produzione del tubificio in assenza dei notevoli costi energetici necessari alla rifusione della ghisa solida.

Aggiungiamo poi che sono mesi che le ditte dell'indotto si stanno dissanguando per mantenere l'attività nello stabilimento nella speranza di essere pagate.

Consideriamo poi la crisi finanziaria e produttiva che sta pesando in Italia, in Europa e nel resto del mondo; tutto ciò induce a pensare che queste entità produttive siano in un vicolo cieco dal quale sarà difficile uscire senza il sostegno forte e deciso e convinto delle istituzioni superiori.

Visto l'aggravarsi della situazione il Consiglio Comunale non può rimanere silente.

A conclusione di questa reale rappresentazione di uno dei Punti Più critici della nostra città e del suo futuro credo vadano ringraziati tutti coloro che si stanno prodigando Per tentare di risolvere questa annosa e preoccupante vicenda sopportata da troppi anni dai lavoratori e dalle loro famiglie, ma anche dai cittadini di Servola per i noti problemi ambientali.

Se molti ipotizzano il 2015 come data della fine di un ciclo inevitabilmente collegato alla conclusione dei benefici del CIP 6, noi riteniamo invece che il 2015 Possa essere l'anno della
partenza della riqualificazione ambientale ed occuPazionale attraverso una riconversione produttiva dell'impianto compatibile con elementi come salute e lavoro, elementi i quali non vanno disgiunti e che hanno creato finora tra lavoratori e cittadini solo contrapposizioni dannose.

Pertanto siamo qui a chiederle con estrema urgenza ed entro il 1 febbraio un incontro con tutto il Consiglio Comunale di Trieste per parlare delle varie sfaccettature della questione Ferriera.


Iztok FURLANIČ (presidente del Consiglio Comunale)
Roberto DECARLI (Trieste Cambia)
Giovanni Maria COLONI (Partito Democratico)
Marino SOSSI (Sinistra, Ecologia e Libertà)
Marino ANDOLINA (Federazione della Sinistn)
Paolo BASSI (ltalia deiValori)
Patrick KARLSEN (Libertà Civica Cittadini)
Everest BERTOLI (Popolo della Libenà)
Maurizio FERRARA (Lega Nord)
Carlo GRILLI (Lista Civica Dipiazza)
Franco BANDELLI (Un'Altra Trieste)
Michele LOBIANCO (Futuro e Libertà per I'lalia)
Paolo MENIS (Movimento 5 stelle Trieste)

martedì 24 gennaio 2012

Bucci chi...??? l'attuale consigliere regionale e comunale ?


Nota stampa del consigliere comunale Roberto Decarli


Bucci è troppo preso dalla sua sconsiderata vanità, dall'ammirarsi allo specchio e illudendosi, compiaciuto, che basta un vestito gessato per sembrare un nobile inglese dello Yorkshire ed altresì affascinato nell'ascoltarsi e leggersi, che spesso confonde o rimuove il suo vissuto con ciò che veramente è accaduto e che lo ha visto protagonista in Comune e in Regione per un periodo di tempo piuttosto ampio.
L'ultima sua uscita conferma ciò che da tempo abbiamo notato: non si concentra, pensa ad una cosa e ne dichiara un'altra.

Lo smemorato Lord, riferendosi criticamente ad alcuni consiglieri presenti sabato alla conferenza stampa dei lavoratori della Ferriera e dei sindacati, dimentica che dal 1999 al 2006 è stato consigliere di maggioranza durante la prima e seconda amministrazione DiPiazza e dal 2006 al 2008 sempre con l'amministrazione DiPiazza, è stato Assessore all'Ambiente, successivamente (e tutt'ora) è consigliere regionale della giunta Tondo.
Quindi è da almeno 12 anni che faceva e fa parte della maggioranza che governa la città e la regione (o almeno faceva credere di governare, a questo punto vien da pensare) ed ora, con la sua contestuale presenza in consiglio regionale e consiglio comunale, è presente anche in veste di oppositore !
Dopo questo intenso periodo da amministratore in cui ha dato dimostrazione di stile, di eloquio e, marginalmente, di politica, dichiara: “I consiglieri risoluti ad accusare la politica, dimenticano di farne parte attiva e di aver scaldato i banchi del Consiglio e della Giunta per almeno 10 anni senza aver avanzato proposte concrete", non avendo ancora ben compreso quindi chi era in Giunta e cosa faceva.
Ma il nobile e dinamico Bucci in questi anni dov’era? sfilava con i suoi gessati, forse per qualche sarto...friulano?
A Trieste non ci siamo mai accorti che abbia fatto qualcosa, né per gli abitanti di Servola, né per i lavoratori della Ferriera.


Roberto Decarli,
consigliere comunale per la lista "Trieste Cambia"

lunedì 23 gennaio 2012

MOZIONE URGENTE


Trasferimento attività di alcuni Servizi Portuali


PREMESSO che tra gli obiettivi fondamentali il Comune di Trieste "persegue l’impegno e la collaborazione con gli Enti deputati al potenziamento ed allo sviluppo delle attività portuali", sarebbe ancora da aggiungere "e operazioni collaterali" (art.6 – punto 17) mentre nel programma amministrativo del Sindaco Cosolini nel capitolo "Trieste città del mare" si sottolinea che “fondali, spazi e professionalità legate al mare vanno pienamente valorizzate”

PRESO ATTO di tutto ciò si ritiene quindi compito e responsabilità anche del Consiglio Comunale farsi carico di tutte quelle problematicità che potrebbero frenare lo sviluppo economico e occupazionale della nostra città ed in particolare quei settori collegati alle operazioni marittime e servizi portuali

Il caso della CRISMANI Group al quale l’Autorità Portuale ha fatto pervenire ed intimato la disdetta a lasciare la sede operativa del Punto Franco Vecchio in quanto l’area e lo specchio d’acqua antistante sarebbero inclusi nella concessione alla Società PORTOCITTA’ pare in fase di prossimo utilizzo, sta creando serio allarme alla Società e agli stessi dipendenti. Tutto questo se non mediato nell’interesse della città potrebbe inevitabilmente
innescare una situazione di crisi economica e occupazionale del settore la quale aggraverebbe ulteriormente le già evidenti difficoltà cittadine

APPURATO che la CRISMANI Group per svolgere le numerose sue attività (servizi portuali, navigazione, difesa del mare, servizi ecologici e bonifiche ambientali, cantieristica) deve necessariamente avere la disponibilità di una banchina sufficientemente dimensionata dove attraccare le unità nautiche ed i pontoni della sua flotta di servizio (circa 30) per un totale di 160 dipendenti, ai quali va sommato un altro significativo numero di lavoratori creato dall’indotto

CHE detta società sta investendo, ristrutturando un capannone per le lavorazioni a terra nella zona di via Caboto in prossimità del canale navigabile (EZIT), sarebbe disponibile e pare stia già elaborando un progetto preliminare che preveda la collocazione sullo stesso canale l’insieme delle attività ed esigenze della CRISMANI Group.

TENUTO CONTO che per trasferirsi operativamente, la CRISMANI Group necessita di una banchina di approdo, in ragione di questa motivata esigenza il precedente Presidente dell’AP di Trieste il dott. C.Boniciolli aveva proposto alla società e firmato una lettera d’intenti propedeutica alla concessione demaniale dell’area della banchina ex Vetrobel avente le dimensioni adatte all’operatività e ai Servizi della CRISMANI (300m circa).

CHE di tutta questa vicenda ne è a conoscenza il Prefetto di Trieste, le categorie economiche e sociali, le quali sono ben consapevoli che se non si riuscirà a trovare una soluzione soddisfacente, i primi a pagare saranno i 35 dipendenti che rischiano il posto di lavoro

CONSIDERANDO quanto sopra esposto e TENUTO CONTO della grave crisi occupazionale in cui si sta dibattendo la nostra città


si invita
il SINDACO e l’ASSESSORE COMPETENTE


congiuntamente alle autorità governative presenti sul territorio e gli enti interessati (Autorità Portuale, EZIT)

1) verificare ogni possibile soluzione del problema, coinvolgendo in questo anche il Comitato Portuale.

2) rappresentare in tutte le sedi istituzionali e non la seria preoccupazione del Consiglio Comunale se non si addiverrà in tempi brevi ad una giusta ed equa conclusione di questa vicenda.

3) trasmettere e sostenere presso l'Autorità Portuale di Trieste che la CRISMANI Group non potrà trasferirsi in altra sede fino a che non verrà definito e realizzato il citato progetto della nuova sede operativa nel canale navigabile, pena l’immediata perdita del posto di lavoro di 35 persone.


Roberto Decarli,
consigliere comunale per la lista "Trieste Cambia"

Trieste, 30 dicembre 2011...


Conferenza stampa: Gli auguri non bastano...

Se dobbiamo parlare delle prospettive di sviluppo per la nostra città è evidente che dobbiamo tener conto della posizione di partenza nella quale ci troviamo.

Affrontando un tema di questa portata, considerando la situazione economica, finanziaria ed occupazionale attuale, è necessario essere credibili e non bloccati ideologicamente in ragione dell’appartenenza ad un partito. Con un po’ di presunzione, pensiamo di avere le caratteristiche per dire qualcosa di più dei partiti tradizionali.

Le liste civiche per loro natura ascoltano, valutano idee proposte e progetti provenienti anche dalle parti politiche avverse, lo fanno proprio perché il solo e unico obiettivo è quello di cercare di migliorare economicamente, socialmente e culturalmente la nostra città.

Non fa parte del nostro DNA stipulare patti e accordi politici (spesso contro natura e ancora se ne stanno facendo) che abbiano come motivo la sola ricerca del consenso; il consenso deve arrivare dal riconoscimento della popolazione riguardo a ciò che è stato prodotto in termini concreti.

Riteniamo pertanto che l’epoca che stiamo affrontando abbia bisogno di modalità politico-amministrative e rapporti sociali meno conflittuali, in ragione della necessità di dare risposte ai cittadini, per quanto possibile in tempi brevi. Le attuali denunce dei grandi movimenti giovanili hanno un significato ben preciso che dobbiamo ascoltare con la giusta attenzione.

Certo non è e non sarà facile ma dobbiamo farci carico tutti di questo problema. Qualcosa è cambiato e non possiamo rimanere fermi in trincea.

Martedì, durante la Conferenza dei Capigruppo, ci siamo incontrati con i vertici della CRISMANI i quali hanno posto i loro problemi relativi all’obbligato trasferimento della loro sede operativa. Se non saranno risolti in tempi rapidi inevitabilmente si determineranno ripercussioni occupazionali. Questa è soltanto una delle ultime difficili situazioni che sono emerse in questo periodo.

Situazione che si protrae dal 2008, che poteva forse essere risolta prima se solo ognuno dei protagonisti (Autorità Portuale e Crismani) avesse posto sul tavolo la disponibilità a risolvere il problema.

Iniziamo il 2012 con il solo 9% di presenza di industria sul nostro territorio. Questa percentuale è fuori da ogni logica economica: lo sviluppo, se continuiamo così, sarà un miraggio, dobbiamo invertire la tendenza.

L’amministrazione comunale e il Sindaco in prima persona si sta muovendo con grande impegno e determinazione e speriamo che quest’impegno sia compreso dalla regione e dal governo nazionale.
Il ministro Clini ha lanciato segnali incoraggianti in questo senso.

Le notizie di oggi per quanto riguarda alcune aree EZIT fanno ben sperare.

Tutto questo però non basta. La nostra città, il Comune e conseguentemente la Provincia devono poter contare sulla dinamicità, la collaborazione e la disponibilità attiva degli enti interessati, delle categorie economiche e sociali. Le dichiarazioni d’intenti non accontentano più nessuno e non riescono a soddisfare gli emergenti bisogni della popolazione.

Ci aspetta un grande e impegnativo lavoro, temi come questi ci metteranno alla prova: FERRIERA, SERTUBI, DIACO, ALCATEL, settore costruzioni, commercio, artigianato, portualità, logistica (tenendo conto di alcuni progetti che potrebbero già avviarsi come la Piastra Logistica, bonifiche e Parco del Mare)

La formula per ridare sviluppo alla nostra città non è una cosa magica, sconosciuta e irraggiungibile, si tratta solo di iniziare a lavorare tutti assieme per un solo unico obiettivo...Trieste.

Non abbiamo tempo, le nuove generazioni non possono pazientare ancora.

Gli auguri alla città sono certamente scontati e credo comunque saranno bene accolti ma non sono sufficienti.

Congiuntamente agli auguri, auspichiamo che tutti coloro che hanno ruoli di responsabilità politicha e amministrativa, gli enti, le categorie economiche e sociali si rinsaldino nell’unico elemento che non deve dividere...l’interesse per Trieste e il suo futuro.


Ultime notizie:

Apprendo con molta preoccupazione la situazione che stanno attraversando i lavoratori della rete televisiva TELEQUATTRO e le gravi conseguenze che andranno a pesare sulle loro famiglie. Anche in questo caso non basta la solidarietà. Come Consiglieri comunali, cercheremo di saperne di più coinvolgendo anche il Consiglio per tentare di evitare questo ulteriore colpo all’occupazione e all’economia della città.

ACI (Automobile Club Italiano): altra situazione di riduzione del personale per la chiusura della sede in Corso Cavour...non c’è giorno che si non annuncino eliminazioni di posti di lavoro.
Stiamo attraversando un vero dramma.


Roberto Decarli,
consigliere comunale per la lista "Trieste Cambia"

Richiesta di audizione in consiglio comunale del Presidente dell’ EZIT


Al Presidente del Consiglio comunale
dott. Iztok Furlanic

Oggetto: richiesta di audizione in Consiglio comunale del Presidente dell’EZIT sig. Dario Bruni - bonifiche e caratterizzazioni nelle zone SIN


Egregio Presidente,

l’attuale situazione di conclamata stagnazione economica e di sviluppo del nostro territorio deve spingere sia chi ha responsabilità politiche amministrative ma anche coloro che rappresentano le categorie economiche a tentare di rimuovere ogni ostacolo di carattere burocratico e finanziario affinchè si possa proporre il nostro territorio come sede di progetti imprenditoriali, cosa attualmente non realistica;

La limitatissima disponibilità di aree in particolare nella zona industriale di Trieste, inclusa quasi totalmente nelle zone SIN (sito di interesse nazionale), blocca ogni possibilità di sviluppo per la nota situazione di inquinamento dei terreni

La necessità di bonifica delle aree interne al perimetro SIN è conosciuta da tempo,ed è meritoria l’evidenza data dalla cronaca di questi giorni su una situazione che si trascina da troppi anni, penalizzando l’intera provincia di Trieste. Non è ragionevolmente accettabile che dal 2003 ad oggi ancora non sia stato definito nessun accordo con lo Stato e non sia stato fatto niente; infatti da poco la Regione pare abbia autorizzato EZIT ad iniziare l’analisi dei terreni.

In ragione a quanto sopra descritto e per avere ulteriori e certe informazioni sulla generale e annosa situazione delle bonifiche incluse nel perimetro SIN, argomento fondamentale per lo sviluppo della nostra città, sarebbe quanto mai utile e interessante capire dal diretto interessato, il Presidente dell’EZIT sig. Dario Bruni,l’attuale e futura situazione del sito in oggetto;

In osservanza a quanto dettato dallo Statuto art. 6 punto 16 (Obiettivi fondamentali) e dal Regolamento comunale art.30 (Interventi di terzi) La invito, sig. Presidente, a predisporre quanto prima in Consiglio comunale un’audizione del Presidente dell’EZIT .


Roberto Decarli,
consigliere comunale per la lista "Trieste Cambia"

Mozione urgente sull'interruzione del servizio CUP


PREMESSO che al primo punto degli obiettivi fondamentali perseguiti dal Comune di Trieste vi è il diritto alla salute per tutti gli abitanti, funzionale al quale vi è l'impegno delle istituzioni a facilitare, in termini temporali e burocratici, l’accesso da parte del cittadino sia alle cure medico specialistiche che alle pratiche finalizzate alla prevenzione ed al mantenimento della salute della popolazione;

PRESO ATTO che l'associazione che rappresenta i proprietari di farmacie insediate nel territorio di Trieste aveva stipulato con l'azienda sanitaria nel lontano 2001 una convenzione, diretta ad offrire alla cittadinanza l'opportunità di prenotare le visite specialistiche e diagnostiche presso le 66 farmacie della nostra provincia, cosa che aveva sgravato i cittadini dal recarsi presso i distretti sanitari o gli ospedali del territorio;

RILEVATO che questa modalità di prenotazione si è confermata nel corso degli anni parte integrante del sistema e le oltre 200.000 prenotazioni del 2010 lo confermano;

TENUTO CONTO dell'alta percentuale di persone anziane residenti nella nostra provincia che sperano si continui usare il sistema di prenotazione presso le farmacie perché tale sistema, grazie all'insediamento capillare delle farmacie sul nostro territorio, ha obiettivamente facilitato il loro vivere;

CONSIDERATO che l'azienda sanitaria ha già eliminato alcuni servizi che venivano svolti dalle farmacie (la distribuzione dei farmaci salva vita) ed ora pare non voglia neanche riconoscere quel minimo di remunerazione del servizio prenotazione (CUP) richiesto, cosa che determinerà la chiusura del servizio a partire dal giorno 5 del c.a, penalizzando di fatto la popolazione triestina;

RITENUTO che è compito degli amministratori pubblici rappresentare gli interessi dei cittadini tutti, delle categorie professionali e delle imprese, senza negare la possibilità di ricercare la via migliore per contenere i costi della spesa sanitaria, ma contemporaneamente tentando di evitare che operazioni di questo tipo penalizzino la parte più debole della popolazione;


in ragione di tutto questo

SI INVITA
IL SINDACO E L'ASSESSORE COMPETENTE


a farsi carico di questa situazione e quindi trasmettere alla Regione e all'Azienda Sanitaria Triestina e all'Associazione che rappresenta i proprietari di farmacie del nostro territorio la preoccupazione del Comune di Trieste se come annunciato verrà sospeso il servizio;

a verificare ogni possibilità per elaborare un accordo con le parti sopra citate per mantenere il servizio di prenotazione al fine di non recare gravi disagi alla cittadinanza, ricordando infine che mentre a Trieste si sta chiudendo questo servizio da anni sperimentato, in altre province della regione lo si sta iniziando, con sicura soddisfazione per quelle popolazioni.


Roberto Decarli,
consigliere comunale per la lista "Trieste Cambia"


PS: la mozione è stata sottoscritta da tutto il centrosinistra

Per il il mio compleanno ho ricevuto un meraviglioso regalo dal Presidente Berlusconi, cosa che ho molto apprezzato...


Mozione: Educazione, tutela e informazioni alle giovani generazioni sulle malattie sessualmente trasmissibili


PREMESSO che la tutela della salute è compito preminente dello Stato (art. 32 della Costituzione), fatto proprio e assunto come primo obiettivo fondamentale per garantire la qualità della vita dei cittadini dal Comune di Trieste all'art. 6 dello Statuto;

CHE tutela della salute significa anche informare ed educare capillarmente i cittadini ed in particolar modo le giovani generazioni, in conseguenza alle limitate e non adeguate informazioni sulle malattie sessualmente trasmissibili in loro possesso;

RITENUTO che è anche responsabilità e compito delle amministrazioni pubbliche prossime al cittadino, nel caso nostro il Comune di Trieste, informare e formare adeguatamente i giovani cittadini ad un’idonea educazione all’affettività e sui metodi di protezione e prevenzione;

PRESO ATTO dei dati allarmanti, rilevati dall'attività di studio e monitoraggio della Clinica Ostetrica e Ginecologica di Igiene - Medicina Preventiva dell'IRCCS Burlo Garofolo e recentemente pubblicati sul quotidiano locale, i quali fanno emergere che buona parte dei giovani (15-18 anni) sono profondamente ignari su quali siano le malattie sessualmente trasmissibili e come da queste ci si può proteggere;

SENTITO IL PARERE e VALUTATI i dati del Centro di Malattie a Trasmissione Sessuale, del Dipartimento delle Dipendenze dell’Azienda per i Servizi Sanitari n.1 “Triestina” e del reparto di Malattie Infettive dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Triestina;

CONSIDERATO il comune pensiero, ormai diffuso, che il VIRUS HIV sia il solo virus pericoloso, mentre invece esistono numerose altre infezioni sessualmente trasmissibili gravi e dalle conseguenze importanti, sia in termini di cancerogenicità sia di sterilità, nonché favorenti la diffusione dello stesso virus HIV, che si possono contrarre fin dall'adolescenza in mancanza di un'adeguata educazione sessuale e conoscenza delle misure di protezione;
preso atto di questa preoccupante situazione, si ritiene indispensabile ed obbligata un'azione incisiva da parte del Comune di Trieste, attraverso una campagna informativa che si serva di tutti i mezzi di comunicazione, in particolare quelli più vicini ai giovani (le radio private, il web) congiuntamente con i sanitari specializzati in queste problematiche del Centro di Malattie a Trasmissione Sessuale, del Dipartimento delle Dipendenze dell’ Azienda per i Servizi Sanitari n.1 “Triestina”, della Clinica Ostetrico-Ginecologica dell’IRCCS Burlo Garofolo e del reparto di Malattie Infettive dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Triestina


In ragione di tutto questo,
SI INVITA L’ASSESSORE COMPETENTE


- a farsi carico dell'attuale situazione riferita alla preoccupante diffusione delle Malattie Sessualmente Trasmissibili ed altre patologie collegate all'attività sessuale tra i giovani;

- attivare, in relazione a quanto descritto in premessa, un’ampia e capillare campagna di informazione tra i giovani a tutela della loro salute e ad un’adeguata educazione all’affettività attraverso tutti i mezzi di comunicazione ( carta stampata, manifesti, internet, televisione e radio), coinvolgendo in questa azione l'Ordine dei Farmacisti,le Farmacie comunali ed i medici/pediatri di libera scelta.


Roberto Decarli,
consigliere comunale per la lista "Trieste Cambia"