sabato 14 luglio 2012

Nota stampa


E' dimostrato: i problemi occupazionali e ambientali della Ferriera di Servola alla Regione non interessano, "bel colpo Presidente Tondo"

 Dopo aver atteso invano che la Regione desse seguito agli incontri fissati dal Cronoprogramma allegato al Protocollo che, su impulso del Comune di Trieste, fissava tempi e temi da affrontare per tentare di risolvere l'annoso problema della Ferriera e che ha avuto come primo sottoscrittore il 14 marzo del c.a  la stessa Regione FVG, le organizzazione sindacali hanno deciso di affidarsi al Prefetto di Trieste anche per poter interpretare correttamente le intenzioni della SERTUBI dopo alcune dichiarazioni dell'Amm. Delegato il Dott. Montesi e come queste sono state recepite dalla Lucchini/Ferriera di Servola. 

La cosa è anche molto grave se teniamo conto che il Presidente Tondo (quello osannato nei manifesti dal famoso GIULIO Camber...credo il senatore ?), nonostante fosse stato invitato il 20/1 e successivamente il 2/2  di quest'anno nel consiglio comunale di Trieste capoluogo della Regione FVG (per capire come intendeva muoversi la Regione in merito ai problemi della Ferriera), dopo una prima richiesta di rinvio e dopo che il Consiglio aveva  proposto un'altra data, è calato in un silenzio totale.
Questo dà la misura dell'interesse e dell'attenzione che la Regione ha nei confronti del suo capoluogo.
..."bel colpo Presidente Tondo" !


Roberto Decarli
Cons. comunale Lista Civica "Trieste Cambia"



giovedì 14 giugno 2012

Nota stampa


Interventi concreti e sviluppo, la politica è soprattutto questo.

In questi ultimi tempi la politica e coloro che la svolgono a tutti i livelli sono bistrattati, spesso anche a ragione; qualche volta però, per onestà intellettuale è necessario invertire la tendenza e rivalutare il ruolo e il lavoro di queste persone.
Per questo è doveroso sottolineare il fatto che a prescindere dalla casacca indossata e la squadra di appartenenza, i nostri parlamentari triestini Rosato, Antonione e Menia, cogliendo le legittime istanze della città rappresentate dal Sindaco Cosolini e dal consiglio comunale, hanno presentato in Parlamento un documento di grande interesse per il futuro del nostro territorio.
La risoluzione presentata ha come cardine il Punto Franco all'interno del Porto Vecchio e, pur  rimarcando nella risoluzione l'esigenza di mantenere la particolare unicità fiscale e amministrativa, si richiede una ridefinizione di queste aree da parte del governo italiano attraverso il possibile spostamento in zone operativamente più favorevoli, sia dal punto di vista infrastrutturale che economico.
Sulla Ferriera l'On. Rosato ha presentato un'interrogazione relativa al Protocollo sottoscritto in Regione il 14 marzo del c.a e che ad oggi pare non abbia prodotto ancora niente, chiedendo anche un coinvolgimento concreto e urgente del Governo.

Temi di grande importanza che hanno trovato finalmente la condivisione dei nostri Parlamentari...certo manca all'appello qualcuno, ma è un fatto che va comunque evidenziato e sostenuto congiuntamente alla gratitudine e all'auspicio di continuare su questa strada.
Non sempre potremmo essere concordi, la nostra storia e il credo politico potranno dividerci ma lo sviluppo della città e il futuro per le giovani generazioni sono temi sui quali dobbiamo trovare una linea comune e ciò che è avvenuto è un segnale di buon auspicio.


Roberto Decarli
Cons. comunale Lista Civica "Trieste Cambia"

Patrick Karlsen
Cons. comunale Lista Civica "Cittadini per Trieste"

venerdì 25 maggio 2012

Nota stampa


Nota stampa dei consiglieri Decarli, Karlsen, Cetin

Si sta modificando il mondo tutto sta cambiando mentre il Porto Vecchio di Trieste nel 2012 purtroppo NON può altro che esibire la sua condizione di monumento simbolo dell'immobilità. Noi crediamo invece è arrivato il tempo di scuotere questo monolito e che ci vuole la mobilitazione della nostra comunità per ridare il giusto valore e ruolo ad una importante parte della città, perchè il Porto Vecchio è parte della città e il Consiglio di Stato lo ha sancito finalmente.
Dopodichè va continuato il percorso di valorizzazione di quest'area  di notevoli dimensioni che se ben amministrata e sfuttata in tutte le sue unicità e potenzialità creerà lo sviluppo necessario a alla nosta città con lo spostamento dei Punti Franchi (sdemanializzazione). Per troppi anni il Porto Vecchio ha avuto le ali tarpate, è ora di prendere il volo. Con questo spirito abbiamo presentato la mozione grazie alla quale vedremo chi, in Consiglio Comunale, è per continuare con l'immobilismo o per lo sviluppo.

Roberto Decarli
Patrick Karlsen
Cesare Cetin

Gruppo Consiliare Lista Civica Trieste Cambia
Gruppo Consiliare Libertà Civica - Cittadini per Trieste
Gruppo Consiliare Italia dei Valori

MOZIONE URGENTE




Utilizzo delle aree del Porto Vecchio


Il Consiglio comunale di Trieste

PREMESSO che l’area del Porto Vecchio di Trieste, pur rappresentando un importante potenziale di sviluppo per la città, da troppi anni è rimasta e rimane ancora solo argomento di contrapposizione e dispute sul suo possibile utilizzo;

RILEVATO che la riesumata recente volontà di alcuni rappresentanti al vertice di Enti e categorie economiche di far risuscitare l’area del Porto Vecchio come Punto Franco non fa altro che frenare e ancor peggio bloccare tutte le numerose iniziative e progetti atti alla sua realistica e contemporanea valorizzazione e rigenerazione urbanistica;

RICORDATO che la deroga al vincolo del Punto franco, richiesta e ottenuta dal Ministero competente a partire dall’esposizione della “Biennale diffusa” deliberata dalla precedente Amministrazione comunale e sostenuta dall’Autorità portuale, in scadenza nel dicembre 2012 ha rappresentato per la cittadinanza un nuovo modo di concepire e di vivere l’area del Porto vecchio come una parte rilevante del territorio cittadino da valorizzare e come una grande risorsa per il rilancio dello sviluppo di Trieste;

SOTTOLINEATO che per raggiungere l’auspicabile obiettivo dell’applicazione del Piano regolatore portuale (approvata l’Intesa con il Comune di Trieste D.C 26/ 27 aprile 2009, approvato in Comitato Portuale il 19 maggio 2009 votato dal Consiglio Superiore LL.PP  il 21 maggio 2010), grazie al quale la città potrebbe riappropriarsi definitivamente della zona rimasta per troppo tempo anche simbolicamente chiusa, la sdemanializzazione appare sempre più come una misura assolutamente necessaria;

PRESO ATTO della definitiva recente sentenza (15/5/2012) emanata dal Consiglio di Stato il quale inequivocabilmente definisce che il Porto vecchio non può a nessun titolo essere riconosciuto in regime di extra-territorialità ma anzi stabilisce che al suo interno vige “l’ordinario potere di pianificazione del territorio, tipico di ogni potere civile”;



Impegna il Sindaco e la Giunta


A convocare nel più breve tempo possibile un tavolo con Autorità portuale, Provincia di Trieste e Regione FVG al fine di individuare le possibili (e più utili in termini economico e commerciale) destinazioni alternative del Punto franco attualmente in vigore in Porto vecchio;


Dopo che il tavolo di cui sopra giungerà a soluzioni condivise, a sollecitare l’Autorità Portuale affinché  individui la procedura corretta da adottare per inoltrare immediatamente  la domanda di dismissione delle aree di  Punto Franco  all’interno del Porto Vecchio non più utilizzate o utilmente fruibili  ovvero per trasferirle in altre zone attualmente più coerenti allo scopo e vantaggiose economicamente, contemporaneamente richiedere la relativa sdemanializzazione dell’area del Porto Vecchio, coinvolgendo nell’opera di vigilanza e sollecito i nostri rappresentanti (triestini) in Parlamento.


Roberto Decarli
Patrick Karlsen
Cesare Cetin


Gruppo Consiliare Lista Civica Trieste Cambia
Gruppo Consiliare Libertà Civica - Cittadini per Trieste
Gruppo Consiliare Italia dei Valori

giovedì 10 maggio 2012

Rigassificatore



Nota stampa del consigliere comunale Roberto Decarli

Non si poteva rimanere silenziosi dopo le dichiarazioni del Presidente della Regione R.Tondo, dichiarazioni rese pubbliche durante l'Assemblea di Confindustria a Udine, che appaiono come una sfida alla nostra città e ai numerosi negativi pareri che il consiglio comunale ha espresso dal 2006 al 2012 in merito alla realizzazione del rigassificatore in zona industriale a Zaule.

Era immediatamente necessaria una risposta di carattere politico e possibilmente trasversale. Così è stato. La mozione che ho inviato alla conferenza capigruppo di ieri ha ricevuto l'approvazione di quasi tutti i consiglieri ad eccezione dei consiglieri del PdL e l'astensione del FLI.

Non ho voluto apporre per primo la firma per non appropriarmi o sfruttare un argomento che è della città e non può essere ascritto a nessun gruppo politico. La mozione rappresenta la rinnovata espressione del consiglio comunale sul tema del rigassificatore ed è indirizzata al Presidente della Regione R.Tondo attraverso il Sindaco e il presidente del consiglio comunale di Trieste.


Roberto Decarli,
consigliere comunale per la lista "Trieste Cambia"

MOZIONE URGENTE



RIGASSIFICATORE


PRESO ATTO delle recenti dichiarazioni del Presidente Tondo il quale a Udine durante l’Assemblea di Confindustria ha annunciato con tono perentorio di voler prendersi le responsabilità e di voler realizzare il rigassificatore a terra (zona industriale di Zaule a Trieste) anche a costo di perdere consenso, ovvero di porsi contro la reiterata volontà espressa dal Consiglio Comunale di Trieste, capoluogo della Regione FVG

TENUTO CONTO che andando cronologicamente a ritroso il Consiglio Comunale di Trieste si era già espresso sfavorevolmente durante l’analisi e la discussione sul documento di VIA (delibere 68/2006 e 2/2007) e che tale parere veniva nuovamente confermato nella delibera Progetto Definitivo del Terminale di Rigassificazione (Progetto di Variante Urbanistica e Portuale, proponente GAS NATURAL Rigassificazione Italia S.p.A) 

che in aggiunta ai consueti documenti consiliari amministrativi sono state presentate mozioni votate a maggioranza da diversi gruppi politici presenti in consiglio comunale dal 2006 ad oggi 

che il parere negativo alla realizzazione di questo impianto è evidenziato da alcuni significativi elementi (sicurezza, operatività della navigazione portuale, tutela dell’ambiente marino, urbanistica/pianificazione), a questo si aggiunge che non rientra tra gli obiettivi del progetto di sviluppo per Trieste considerare parte del suo territorio quale area da adibire a polo energetico (petrolio, gas)



In ragione di quanto sopra esposto


Si impegna il Sindaco e la Giunta coerentemente con la posizione già espressa nelle delibere consiliari a:

1) rinnovare al Presidente della Regione FVG la determinata decisione del Consiglio Comunale di Trieste sul Progetto di realizzazione del Terminale di Rigassificazione nella Zona Industriale di Zaule a Trieste.


2) invitare lo stesso Presidente della Regione FVG in consiglio comunale o in altra e più capiente sala in modo che ci si possa confrontare pubblicamente e che lo stesso Presidente Tondo, come già anticipato a Udine, possa esporre i vantaggi che arriverebbero a Trieste con la realizzazione del rigassificatore (per contro potremmo esporre il nostro rinnovato parere negativo anche attraverso il supporto di valenti tecnici con specifica esperienza nel settore).

Nel caso non ci sia un positivo riscontro dai punti 1 e 2 e la Regione FVG intenda proseguire l’iter alla realizzazione dell’impianto di rigassificazione si propone di concordare se necessario anche con gli altri comuni che hanno espresso parere negativo alla realizzazione dell’impianto citato la possibilità di usare lo strumento più democratico della partecipazione popolare.


Roberto Decarli,
consigliere comunale per la lista "Trieste Cambia"




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VERBALE DELLA VOTAZIONE



Consiglio Comunale del 07/05/2012
Votazione n. 43.000 alle ore 23.11
Atto: Rigassificatore
Votazione: PALESE
Presenti alla votazione 34
Votanti 29 (favorevoli 28, contrari 0, astenuti 1)
Non votanti 5

FAVOREVOLI
Andolina, Bandelli, Barbo, Bassi, Beltrame, Carmi, Cogliati Dezza, Coloni, Cosolini, De Gioia, Decarli, Ferrara, Furlanic, Gerin, Grilli, Karlsen, Lepore, Menis, Mozzi, Muzzi, Patuanelli, Petrossi, Ravalico, Reali, Rosolen, Sossi, Svab, Toncelli

CONTRARI
-

ASTENUTI
Lobianco

NON VOTANTI
Bertoli, Bucci, Camber, Declich, Giacomelli
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lunedì 7 maggio 2012

L'amabile Assessore Savino sul Protocollo d' Intesa per il futuro della Ferriera...


Nota stampa dei  consiglieri comunali Roberto Decarli e Patrick Karlsen

La risposta dell'amabile Assessore Savino alle giuste sollecitazioni che ieri in conferenza stampa abbiamo fatto io e il consigliere Karlsen alla Regione FVG e in particolare al Presidente Tondo confermano che fino a venerdì 4 maggio la Regione non ha fatto niente dimenticando gli altri appuntamenti previsti nel Protocollo sul futuro della Ferriera. Questa la dice lunga sull' impegno con il quale la Regione affronta gli antichiproblemi di Trieste.

"Proprio oggi (4 maggio) abbiamo firmato in giunta l'atto con il quale si procederà alla scelta del personale per l'Ufficio Speciale previsto dal Protocollo d'Intesa" dichiara la Savino. Grazie Assessore Savino, con la sua proverbiale genuinità e schiettezza ha confermato ciò che sapevamo già e che abbiamo più volte denunciato.


Roberto Decarli
Patrick Karlsen


Gruppo Consiliare Lista Civica Trieste Cambia
Gruppo Consiliare Libertà Civica - Cittadini per Trieste


Conferenza Stampa: FERRIERA, cosa sta succedendo in regione ?



Luglio 2011. A un mese circa dall’insediamento della nuova amministrazione, il Consiglio Comunale aveva votato una mozione per avviare e riprendere in mano l’annoso problema della Ferriera (continuità produttiva, riconversione, riallocazione del personale, rilancio imprenditoriale del sito, tutela della sicurezza della salute e dell’ambiente ).

Grazie alla presa in carico del problema da parte del Sindaco, motore della discussione affinché si procedesse sino alla firma del Protocollo d’Intesa il 14 marzo di quest’anno, la Regione FVG, coinvolta come primo Ente, si è assunta l’onere di tenere le fila degli impegni del Protocollo d’Intesa e, assieme agli altri enti, ha sottoscritto e firmato il documento all’interno del quale è fissato il cronoprogramma del Piano di Lavoro e numerosi ed altri impegni, quali la costituzione di un ufficio speciale per coordinare il lavoro del tavolo tecnico politico (che dovrebbe avere lo scopo di analizzare la situazione, elaborare gli obiettivi e predisporre un piano d’azione tutto questo per arrivare al traguardo fine marzo 2013)
Il tempo a disposizione per tentare di dare avvio alla riconversione dello stabilimento e dell’intera area della Ferriera si sta riducendo, il 2015 è molto vicino e la parola d’ordine dovrebbe essere “non si deve perdere tempo".
Oggi siamo qui appunto per sollecitare la Regione FVG a portare avanti il programma che si è impegnata a seguire attraverso il cronoprogramma.

I lavoratori, la stessa città, noi tutti vorremmo sapere cosa è stato fatto fino ad oggi.
Erano programmati 4 appuntamenti:

29 marzo - analisi tecniche giuridiche
19 aprile - elaborazione sintesi
26 aprile - presentazione del tavolo tecnico
3 maggio - presentazione del tavolo politico

...qual è il risultato ? nessuno

Credo che chi guida questi tavoli (la Segreteria Tecnica e la Regione FVG) DEVE  DIRE QUALCOSA. La Segreteria Tecnica è operativa ? L’Ufficio Speciale per coordinare il tavolo tecnico e politico sta lavorando ?

E' necessario capire se la banche che hanno sostituito il Gruppo Lucchini e che hanno deciso di continuare l’attività iderurgica possono andare avanti in questo modo, lesinando quotidianamente le spese sulla sicurezza sulle manutenzioni, sul personale e su tutto ciò che include la complessità di gestione di questa fabbrica.
Il tavolo regionale deve chiedere alle banche un Piano Triennale di manutenzione di interventi e garanzie sulla sicurezza  e sull’ambiente. Anche questo è un tema che deve essere affrontato oggi, non domani.

Come Comune abbiamo fatto la nostra parte, la stiamo facendo e continueremo a farla ma da soli è impossibile.

Perciò la conferenza stampa di oggi ha come obiettivo quello di spingere la Regione a darsi una mossa, velocizzare gli incontri, rendere operative e dinamiche sia la Segreteria che l’Ufficio Speciale, prendere contatti con il governo nazionale o eventualmente intensificarli da subito.

Parliamo di Ferriera ma è chiaro che includiamo anche la Sertubi. L’annuncio dei 22 esuberi non può essere separato dal tema principale e a questo associamo il problema dell’indotto (servizi, officine, forniture), che significa occupazione ed economia.

Se tutto questo non verrà fatto subito è logico pensare che il Presidente Tondo e gli Assessori che stanno seguendo questa antica vicenda vogliono ritardare intenzionalmente tutto il percorso dato che il tema è particolarmente difficile in modo di far passare le elezioni regionali del prossimo anno.

Anche perché Tondo nel 2008 a poche ore dalla sua investitura a presidente dichiarava:
“la fabbrica va chiusa...nessun lavoratore resterà a casa, ho già un’idea precisa su come sistemarli, HO UNA SOLUZIONE PRONTA".Siamo nel maggio 2012 quindi mi pare legittimo avere delle riserve circa l’impegno e le promesse della Regione e del suo Presidente.

Chiediamo al Presidente Tondo e agli assessori regionali triestini che seguono la vicenda Ferriera di dedicare la stessa attenzione e lo stesso impegno politico-finanziario seguito per la Caffaro di Torviscosa, solo questo e sarebbe già tanto.

Se invece la soluzione è il rigassificatore, allora credo che il Presidente Tondo sta continuando a prendere in giro la nostra città e i lavoratori. Ma non pensi che rimarremo in silenzio.


Roberto Decarli,
consigliere comunale per la lista "Trieste Cambia"


domenica 1 aprile 2012

MOZIONE URGENTE

Legge 300/70 - art. 18


PREMESSO che nei Principi Fondamentali della nostra Costituzione il primo capoverso dell’art. 1 cita in modo inequivocabile che "l’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro"

che ispirandosi a quest’articolo la Costituzione di fatto è entrata nei luoghi di lavoro attraverso la Legge 300 del 1970 comunemente definita Statuto dei Lavoratori , la quale stabilisce all’interno del complesso dei suoi 41 articoli: il rispetto della dignità dei cittadini lavoratori, il diritto a non essere discriminato a causa delle opinioni politiche, religiose sindacali ed infine il diritto a lavorare in sicurezza

In ragione dei diritti sopra citati, conseguentemente era ed è tutt’ora necessario una norma che proibisca il licenziamento senza giusta causa o ingiustificato motivo ed è perciò che l’articolo 18 della Legge 300 attua se necessario questa tutela attraverso il diritto al reintegro sul luogo di lavoro del lavoratore se ingiustamente licenziato

CONSIDERATO che l’attuale Presidente del Consiglio prof. Monti coadiuvato dal Ministro del Lavoro dott.ssa Fornero mette al centro della riforma del mercato del lavoro l’esigenza di una sostanziale modifica dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, affermando che agendo su questa parte della Legge tutto ciò favorirà gli investimenti stranieri in ITALIA e faciliterà nuove assunzioni

TENUTO CONTO che è irrealistico e ragionevolmente non ricevibile il fatto che proporre l’assenza o la riduzione dei diritti possa favorire l’occupazione

PRESO ATTO che tali affermazioni non trovano conferma neanche dai settori imprenditoriali di CONFINDUSTRIA


Considerato quanto sopra esposto


Il Consiglio Comunale di Trieste, massimo organo amministrativo e politico della città, invita il Sindaco a trasmettere al Presidente del Consiglio prof. Monti e al Ministro del Lavoro dott.ssa Fornero la netta contrarietà all’annunciata ipotesi di modifica dell’articolo 18 della Legge 300/70 giacchè se attuata tale volontà inciderebbe non solo sui contenuti e le finalità dello Statuto dei Lavoratori, ma su quanto questa difende il valore preminente della persona.


Roberto Decarli,
consigliere comunale per la lista "Trieste Cambia"

RICHIESTA DI CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE PER UN'AUDIZIONE DEL PRESIDENTE DELL' AUTORITA' PORTUALE DI TRIESTE DOTT.SSA M.MONASSI


Trieste, 5 marzo 2012
(Convocazione avvenuta il 26 marzo 2012)


Al Presidente del Consiglio comunale
Dott. Iztok Furlanic


Egregio Presidente,

crediamo che in momenti come questi caratterizzati da stagnazione economica ed occupazionale, è necessario proporre idee e progetti di sviluppo per contrastare l’attuale tendenza ed essere pronti al momento della ripresa o anticiparla se possibile;

E’ indispensabile poi che tali progetti siano condivisi con gli Enti superiori, le categorie economiche e le parti sociali: la condivisione è l’elemento primo per riuscire a produrre risultati e quindi benefici per la comunità, cosa che a Trieste, per tutta una serie di circostanze note e meno note, in questi ultimi anni non si è potuto realizzare.
Ci sono rilevanti situazioni antiche e recenti che rappresentano criticità non risolte ma che allo stesso tempo costituiscono la potenzialità economica della città; sembra, cautamente, che le cose si stiano evolvendo in questo senso, grazie al significativo contributo dell’attuale amministrazione comunale e degli altri Enti competenti.
Cito a tal proposito:

Ferriera: sulla vicenda, le banche hanno sbloccato i finanziamenti ci sono buone prospettive per arrivare al 2015 con uno stabilimento attento alla sicurezza dei lavoratori ed all’ambiente e con gli impianti seguiti più attentamente dal punto di vista manutentivo. Intanto si sta elaborando un accordo di programma che dovrebbe permettere di superare il 2015 senza penalizzanti crisi occupazionali. Dell’argomento Ferriera sappiamo tutto o quasi tutto grazie ai numerosi incontri sia in Commissione che in Consiglio con i manager della Lucchini e le rappresentanze sindacali

Ezit: un paio di mesi fa vi è stato un incontro in Consiglio comunale, ove il Presidente dell’EZIT Bruni ci ha relazionato quasi con sconforto l’incancrenita situazione delle bonifiche nonostante ci fosse stata un’attenta e chiara volontà dell’Ente di chiudere quest’assurda vicenda. È di alcuni giorni fa la notizia che il Ministro Clini, dopo aver anticipato in Consiglio comunale il suo pensiero su questa intricata storia , sabato 3 marzo ha confermato in modo determinato la sua volontà e quella del Governo di concludere entro il 31 gennaio 2013 tutte le problematiche relative al riassetto ambientale dell’area .

Per quanto riguarda il Porto invece "collegamenti ferroviari – infrastrutture": questo settore era e continua ad essere uno degli elementi chiave dell’economia cittadina ma non solo. Le mutate circostanze internazionali vedono oggi la città di Trieste non più emarginata dal punto di vista geopolitico ma al centro della nuova Europa; dobbiamo perciò ridare al Porto il ruolo che le spetta, facendo evidenziare le sue indubbie potenzialità e capacità operative.

Proprio tenuto conto delle notizie apparse sui giornali a seguito della visita dell’Amministratore delegato delle Ferrovie Moretti e di altre problematicità relative alle responsabilità e competenze dell’Autorità Portuale, riteniamo della massima importanza un’audizione della Presidente dell’Autorità Portuale in Consiglio Comunale (l’ultimo incontro l’abbiamo avuto con il precedente Presidente Boniciolli)

Ci sono diversi argomenti sui quali sarebbe utile e interessante sapere dall’A.P come intende operare e quali azioni intende intraprendere a beneficio del Porto e quindi per l’intera economia cittadina. La vicenda che contrappone A.P e Sertubi in merito al progetto della strada che dovrebbe varcare l’area di questo stabilimento ci preoccupa molto. Ci preoccupa molto il fatto che la Jindal Saw Italia S.p.A, attuale gestore dello stabilimento, che ora si propone di investire per poter produrre autonomamente ghisa liquida in alternativa alla Ferriera, possa poi ripensare ai suoi progetti, che coinvolgono otre 200 lavoratori ed è l’unico produttore italiano di tubi in ghisa sferoidale. Ma vorremmo anche che l’occasione potesse fare più chiarezza sui rapporti in essere tra i vertici societari di Trieste Terminal Passeggeri in previsione delle imminenti scadenze imposte dall’apertura delle stagioni crocieristiche del 2012 e del 2013.

Ci permettiamo pertanto, signor Presidente, di portare alla Sua attenzione alcuni argomenti che dovrebbero essere affrontati dall’Autorità Portuale nella persona del Presidente dott.ssa Monassi durante l’incontro in Consiglio comunale da svolgersi in tempi brevi:
  • Piano Regolatore del Porto
  • Piattafoma logistica: progetti e finanziamenti
  • Progetto Superporto Unicredit
  • Terminal Ro Ro / Terminal Traghetti: definizioni del sito
  • Terminal crociere - Stazione marittima – Trieste Terminal Passeggeri programmi per il 2013
  • Sertubi, strada di collegamento Molo VII, Scalo Legnami - interferenze
  • Collegamenti ferroviari nuovi tracciati


Rimanendo in attesa della data della convocazione, La salutiamo cordialmente.

Decarli - Karlsen - Cetin


Gruppo Consiliare Lista Civica Trieste Cambia
Gruppo Consiliare Libertà Civica - Cittadini per Trieste
Gruppo Consiliare Italia dei Valori