lunedì 23 gennaio 2012

Mozione urgente sull'interruzione del servizio CUP


PREMESSO che al primo punto degli obiettivi fondamentali perseguiti dal Comune di Trieste vi è il diritto alla salute per tutti gli abitanti, funzionale al quale vi è l'impegno delle istituzioni a facilitare, in termini temporali e burocratici, l’accesso da parte del cittadino sia alle cure medico specialistiche che alle pratiche finalizzate alla prevenzione ed al mantenimento della salute della popolazione;

PRESO ATTO che l'associazione che rappresenta i proprietari di farmacie insediate nel territorio di Trieste aveva stipulato con l'azienda sanitaria nel lontano 2001 una convenzione, diretta ad offrire alla cittadinanza l'opportunità di prenotare le visite specialistiche e diagnostiche presso le 66 farmacie della nostra provincia, cosa che aveva sgravato i cittadini dal recarsi presso i distretti sanitari o gli ospedali del territorio;

RILEVATO che questa modalità di prenotazione si è confermata nel corso degli anni parte integrante del sistema e le oltre 200.000 prenotazioni del 2010 lo confermano;

TENUTO CONTO dell'alta percentuale di persone anziane residenti nella nostra provincia che sperano si continui usare il sistema di prenotazione presso le farmacie perché tale sistema, grazie all'insediamento capillare delle farmacie sul nostro territorio, ha obiettivamente facilitato il loro vivere;

CONSIDERATO che l'azienda sanitaria ha già eliminato alcuni servizi che venivano svolti dalle farmacie (la distribuzione dei farmaci salva vita) ed ora pare non voglia neanche riconoscere quel minimo di remunerazione del servizio prenotazione (CUP) richiesto, cosa che determinerà la chiusura del servizio a partire dal giorno 5 del c.a, penalizzando di fatto la popolazione triestina;

RITENUTO che è compito degli amministratori pubblici rappresentare gli interessi dei cittadini tutti, delle categorie professionali e delle imprese, senza negare la possibilità di ricercare la via migliore per contenere i costi della spesa sanitaria, ma contemporaneamente tentando di evitare che operazioni di questo tipo penalizzino la parte più debole della popolazione;


in ragione di tutto questo

SI INVITA
IL SINDACO E L'ASSESSORE COMPETENTE


a farsi carico di questa situazione e quindi trasmettere alla Regione e all'Azienda Sanitaria Triestina e all'Associazione che rappresenta i proprietari di farmacie del nostro territorio la preoccupazione del Comune di Trieste se come annunciato verrà sospeso il servizio;

a verificare ogni possibilità per elaborare un accordo con le parti sopra citate per mantenere il servizio di prenotazione al fine di non recare gravi disagi alla cittadinanza, ricordando infine che mentre a Trieste si sta chiudendo questo servizio da anni sperimentato, in altre province della regione lo si sta iniziando, con sicura soddisfazione per quelle popolazioni.


Roberto Decarli,
consigliere comunale per la lista "Trieste Cambia"


PS: la mozione è stata sottoscritta da tutto il centrosinistra

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