lunedì 23 gennaio 2012

MOZIONE URGENTE


Trasferimento attività di alcuni Servizi Portuali


PREMESSO che tra gli obiettivi fondamentali il Comune di Trieste "persegue l’impegno e la collaborazione con gli Enti deputati al potenziamento ed allo sviluppo delle attività portuali", sarebbe ancora da aggiungere "e operazioni collaterali" (art.6 – punto 17) mentre nel programma amministrativo del Sindaco Cosolini nel capitolo "Trieste città del mare" si sottolinea che “fondali, spazi e professionalità legate al mare vanno pienamente valorizzate”

PRESO ATTO di tutto ciò si ritiene quindi compito e responsabilità anche del Consiglio Comunale farsi carico di tutte quelle problematicità che potrebbero frenare lo sviluppo economico e occupazionale della nostra città ed in particolare quei settori collegati alle operazioni marittime e servizi portuali

Il caso della CRISMANI Group al quale l’Autorità Portuale ha fatto pervenire ed intimato la disdetta a lasciare la sede operativa del Punto Franco Vecchio in quanto l’area e lo specchio d’acqua antistante sarebbero inclusi nella concessione alla Società PORTOCITTA’ pare in fase di prossimo utilizzo, sta creando serio allarme alla Società e agli stessi dipendenti. Tutto questo se non mediato nell’interesse della città potrebbe inevitabilmente
innescare una situazione di crisi economica e occupazionale del settore la quale aggraverebbe ulteriormente le già evidenti difficoltà cittadine

APPURATO che la CRISMANI Group per svolgere le numerose sue attività (servizi portuali, navigazione, difesa del mare, servizi ecologici e bonifiche ambientali, cantieristica) deve necessariamente avere la disponibilità di una banchina sufficientemente dimensionata dove attraccare le unità nautiche ed i pontoni della sua flotta di servizio (circa 30) per un totale di 160 dipendenti, ai quali va sommato un altro significativo numero di lavoratori creato dall’indotto

CHE detta società sta investendo, ristrutturando un capannone per le lavorazioni a terra nella zona di via Caboto in prossimità del canale navigabile (EZIT), sarebbe disponibile e pare stia già elaborando un progetto preliminare che preveda la collocazione sullo stesso canale l’insieme delle attività ed esigenze della CRISMANI Group.

TENUTO CONTO che per trasferirsi operativamente, la CRISMANI Group necessita di una banchina di approdo, in ragione di questa motivata esigenza il precedente Presidente dell’AP di Trieste il dott. C.Boniciolli aveva proposto alla società e firmato una lettera d’intenti propedeutica alla concessione demaniale dell’area della banchina ex Vetrobel avente le dimensioni adatte all’operatività e ai Servizi della CRISMANI (300m circa).

CHE di tutta questa vicenda ne è a conoscenza il Prefetto di Trieste, le categorie economiche e sociali, le quali sono ben consapevoli che se non si riuscirà a trovare una soluzione soddisfacente, i primi a pagare saranno i 35 dipendenti che rischiano il posto di lavoro

CONSIDERANDO quanto sopra esposto e TENUTO CONTO della grave crisi occupazionale in cui si sta dibattendo la nostra città


si invita
il SINDACO e l’ASSESSORE COMPETENTE


congiuntamente alle autorità governative presenti sul territorio e gli enti interessati (Autorità Portuale, EZIT)

1) verificare ogni possibile soluzione del problema, coinvolgendo in questo anche il Comitato Portuale.

2) rappresentare in tutte le sedi istituzionali e non la seria preoccupazione del Consiglio Comunale se non si addiverrà in tempi brevi ad una giusta ed equa conclusione di questa vicenda.

3) trasmettere e sostenere presso l'Autorità Portuale di Trieste che la CRISMANI Group non potrà trasferirsi in altra sede fino a che non verrà definito e realizzato il citato progetto della nuova sede operativa nel canale navigabile, pena l’immediata perdita del posto di lavoro di 35 persone.


Roberto Decarli,
consigliere comunale per la lista "Trieste Cambia"

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